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L’emergenza ambientale a Brescia

Sono sempre più numerosi e allarmanti gli studi che documentano l’esistenza a Brescia di un gravissimo degrado ambientale. Un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità relativo al 2016 ha stilato una classifica delle 50 città dell’Unione Europea più inquinate, prendendo in considerazione la quantità di particolato PM2.5 nell’aria delle città. Di queste, 33 sono polacche, 9 bulgare e 5 ceche, tutte appartenenti a Paesi caratterizzati da un’industria carbonifera molto sviluppata. Nella graduatoria si trovano anche tre comuni italiani, unici dell’Europa occidentale: Soresina (CR), Settimo Torinese e Brescia. Anche in base ai rapporti annuali di Legambiente, Brescia si distingue stabilmente per valori…

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Cosa esce dal camino?

Si sente spesso ripetere (da fonti interessate) che l’inceneritore è responsabile dell’emissione di meno dell’1% delle polveri fini (PM10 e PM2.5) che inquinano l’aria di Brescia. Questo dato esprime una verità talmente parziale da risultare fuorviante: si riferisce infatti solo alle polveri emesse come tali direttamente dal camino in atmosfera (polveri fini primarie), ed omette quelle che si formano in atmosfera a seguito di reazioni tra determinati composti gassosi (polveri fini secondarie). Dal camino dell’inceneritore fuoriescono circa il 15% (più di 350 tonnellate) di gas responsabili dell’inquinamento da PM10 e PM2.5 dell’aria di Brescia (principalmente ossidi di azoto, di zolfo…

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Un impianto sovradimensionato

Il termovalorizzatore di Brescia era nato 20 anni fa per smaltire i rifiuti urbani non ulteriormente differenziabili prodotti localmente. Tuttavia, poiché l’incenerimento dell’immondizia rappresenta un business remunerativo, l’azienda A2A per massimizzare i profitti economici ha ampliato nel tempo l’impianto fino ad accogliere rifiuti urbani e speciali provenienti da ogni parte d’Italia. L’impianto è dunque palesemente sovradimensionato rispetto alle esigenze dell’area urbana su cui insiste. Ha potenzialità più che doppia rispetto al fabbisogno dell’intero bacino provinciale, e brucia una quantità di rifiuti circa 15 volte superiore alla mole di rifiuti urbani prodotta dagli abitanti di Brescia. Quasi il 40% dei rifiuti arriva dalla provincia e…

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Quali rifiuti vengono inceneriti?

I rifiuti che provengono da altre province e regioni appartengono prevalentemente alla categoria dei rifiuti “speciali”, non meno inquinanti di quelli urbani. Si annoverano, tra questi, anche i CDR (Combustibile derivato dai rifiuti), che altro non sono che immondizia urbana tritata, seccata e impacchettata. L’impianto di Brescia brucia il 20% dei rifiuti speciali destinati a essere inceneriti a livello nazionale. Nel 2014 ne sono state bruciate 281 mila tonnellate su un totale di 1.395 mila di rifiuti speciali. Va segnalata inoltre la sostanziale assenza di una procedura di controllo dei rifiuti conferiti all’impianto: i rifiuti infatti vengono accolti in regime…

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Il problema sanitario

Il rapporto 2016 dell'Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha rivelato che, fra i 28 Paesi dell’UE, l'Italia ha il più alto tasso di morti per inquinamento dell’aria, ben 91 mila su 555 mila a livello comunitario nel 2014. Tre gli inquinanti responsabili del record negativo: le micro polveri sottili PM2.5, il biossido di azoto e l’ozono, ai quali lo studio attribuisce rispettivamente 67.000, 21.000 e 3.400 morti premature in Italia. Il primato dei decessi si registra a Brescia, Monza, Milano e Torino. Lo studio VIIAS (Valutazione integrata dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ambiente e sulla salute in Italia) afferma che qualora si riducessero…

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Piccola storia del più grande inceneritore italiano

Il termovalorizzatore di Brescia è entrato in funzione nel 1998. Originariamente progettato con l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno di incenerimento locale, nel tempo è stato trasformato in un impianto che “ingurgita” una quantità di rifiuti 15 volte superiore a quella prodotta dagli abitanti di Brescia. ASM e A2A Nel 1998, in coincidenza con l’attivazione dell’impianto, l’azienda municipalizzata proprietaria (ASM) si trasformò - a seguito della liberalizzazione del mercato energetico - in una società per azioni a maggioranza pubblica, di cui il Comune di Brescia deteneva il 70%. Nel 2008, dieci anni dopo, ASM si fuse con AEM e AMSA Milano: l’operazione…

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VIDEO: Le polveri sottili in zone diverse di Brescia

Nei primi mesi del 2017 abbiamo effettuato una serie di controlli della qualità dell’aria in diversi punti della città attraverso un analizzatore professionale di microparticelle. Con la doverosa premessa che si è trattato di verifiche estemporanee, prive di certificazione scientifica, possiamo affermare di aver rilevato livelli di concentrazioni di polveri fini molto diversi a seconda che le rilevazioni fossero condotte a nord o a sud della città. Ecco cosa abbiamo rilevato un giorno dello scorso inverno.

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VIDEO: Aumenta la raccolta differenziata, e l’inceneritore cosa fa?

La raccolta differenziata nel corso del 2017 è cresciuta del 18%. Il nuovo sistema di raccolta ha richiesto ai cittadini comportamenti virtuosi nella raccolta differenziata. A fronte della riduzione delle quantità di rifiuti prodotti dalla città si è verificato in parallelo un calo delle quantità di rifiuti conferiti all’inceneritore?

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